Mi capita molto spesso di assistere a grandi pianti e scenate isteriche perché i bambini non vogliono stare nel passeggino. Elena Maria è sempre stata una di quelle bambine che nel passeggino ci stava il minor tempo possibile. Non lo ama, come molti.
Così quando lei ha cominciato a muoversi autonomamente gattonando, io ho fatto una scelta seguendo i suoi bisogni. Ho cominciato ad abbandonare il passeggino in favore del contatto umano e della libertà che lei reclamava e ora, all’età di due anni e mezzo, il passeggino lo usiamo solo durante i viaggi più lunghi e per la maggior parte dell’anno prende polvere. Ragion per cui ora spesso vengo biasimata perché ovviamente quando non cammina, sta in braccio.
E a me piace.
Adoro tenerla in braccio anche se la schiena, a volte, chiede pietà. Anche se ho mille borse della spesa. Anche se a peso morto quando si addormenta ormai io, piccola e gracile, faccio fatica.
Scarrozzo ancora in braccio persino le nipoti di quasi 30 kg. E continuerò a farlo finché le braccia mi reggeranno e finché -credo presto ormai- peseranno più di me.
Perché?
Perché non c’è niente di più bello. Quel contatto umano è dolcezza, è mettersi a disposizione, è “dire” a mia figlia che, nei momenti di stanchezza, mamma c’è. E perché con tanta fatica, in quei nove mesi le ho fatto due belle gambine e due bei piedini e non vedo perché ora la devo tenere legata.
quest’estate faremo Bangkok e Bali e anche noi siamo dell’idea di lasciare a casa il passeggino. Dici che ce la faremo?
Noi probabilmente saremo a Cipro… Incrociamo le dita Melania! 😂Secondo me comunque andrà benissimo!!
PS:Meraviglia Bangkok e Bali, fammi sapere tutto! 😍